Un uovo e due cellulari: come distruggere un blog

Nel suo famosissimo blog Beppe Grillo pubblica un articolo in cui spiega come le radiazioni prodotte da due telefonini siano in grado di cuocere un uovo.
Con un articolo come questo si distruggono velocemente mesi di lavoro e di reputazione guadagnata sul campo. L’articolo infatti riprende una vecchia bufala e il comico ligure ha semplicemente abboccato a una delle tante leggende metropolitane che circolano per la rete. Ma il punto in realtà non è questo, è molto più grave per la reputazione del blog che l’autore non sia intervenuto a pubblicare una smentita nonostante le centinaia di segnalazioni pervenuto.
A questo punto il comico sta letteralmente minando due dei pilastri fondamentali del blog: il rapporto con il lettori (che vengono clamorosamente ignorati) e la possibilità di scrivere oltre le competenze da curriculum.
Ho trovato spesso in passato articoli sul forum di Beppe Grillo ben scritti e di buon senso, spesso con approfondimenti su argomenti per me piuttosto difficili e col passare del tempo mi sono abituato a considerare beppegrillo.it come una valida fonte di informazioni non soltanto un sito dove trovare qualche battuta simpatica. Insomma con una costante serie di articoli intelligenti e ottime iniziative il comico si era guadagnato da parte mia una stima e una fiducia che andavano parecchio aldilà del suo ipotetico curriculum e leggevo con piacere l’opinione di un comico anche riguardo argomenti di medicina.
Sicuramente non ero l’unico. E ora?

Forze Beppe, solo i fessi non possono ammettere un errore!

3 commenti su “Un uovo e due cellulari: come distruggere un blog”

  1. salve, io ho letto la pagina sul bolg di Grillo, riporto il link e qualche frase:
    http://www.beppegrillo.it/2006/07/cervello_a_la_c.html
    “Alcuni ricercatori hanno messo un uovo in un portauovo di porcellana tra due cellulari. Quindi li hanno messi in comunicazione tenendoli accesi… Questo esperimento rivela il vero motivo della decadenza dell’Italia. Il primo Paese al mondo per la diffusione dei telefonini. Le radiazioni ci hanno fuso il cervello…
    se è vero che non ci sono prove che dimostrino danni cerebrali, è vero anche il contrario e gli effetti a medio lungo termine non sono noti…”
    giudicate voi… 🙂 secondo me l’esperimento è preso più come provocazione, per giustificare la decadenza in Italia. Dall’altra è verissimo che non è chiaro come un campo elettromagnetico interagisca con le cellule del nostro organismo.
    Aspettando risultati “scientifici” certi vi saluto
    buontutto

  2. No, momento. L’articolo di Beppe Grillo si riferiva a una leggenda metropolitana secondo cui si può cuocere un uovo tenendolo vicino al cellulare. Questo è impossibile per un basilare principio termodinamico: se anche tutta l’energia della batteria venisse usata per cuocere l’uovo sarebbe comunque insufficiente.
    In quanto poi alle necessità di provare qualcosa … convengo che avere un cellulare per ore intere accanto alle orecchie non mi lascia particolarmente tranquillo però in genere si deve cercare una prova per dimostrare qualcosa, non il contrario, altrimenti è un atto di fede.

  3. Si, confermo.. è praticamente impossibile cuocere un uovo con l’energia sviluppata da un cellulare.

    A volte bisogna sempre pensare bene a quel che si pensa sulle leggende metropolitane.

    Ottimo blog… 😀

    a presto.
    ciao.
    Michele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza di navigazione, per le statistiche e per offrire pubblicità basata sui tuoi interessi. Proseguendo nella navigazione o premendo il pulsante maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi